Il nostro contributo all’estinzione – decima puntata
Mercoledì 23 maggio, ecco nuovamente riunita la Confraternita Estintori, la serata ha per tema il vino che ognuno usa come antidepressivo nei momenti di pessimismo, per riportare in alto il livello di endorfine e far tornare il buon umore.
Vediamo com’è andata, ecco l’elenco dei vini in degustazione:
Champagne Gatinois
Ay Grand Cru Brut Réserve
Il primo impatto al naso è fresco, sapido, stuzzicante poi la frutta matura e a seguire quella secca.
In bocca l’ingresso è morbido, poi esce una grande freschezza che lo rende perfetto a tutto pasto e a tutti i tipi di tristezza (pene d’amore, di lavoro…). Le bollicine, il fascino del bel straniero capitato qui solo per salvare noi, via ragazzi, è come nei film quando arriva Superman!
Tipico antidepressivo femminile, pochi sorsi bastano a fermare la tristezza, l’unico difetto è che la bottiglia in un attimo finisce perché doveva essere uno champagne bisex, un invincibile canto delle Sirene anche per i maschietti. Lo conferma la composizione delle uve di origine che dichiara un 90% di pinot nero.
Più che una estinzione un peccato di gola per iniziare la serata, ma va bene così, ci vogliamo coccolare.
Campaner 2008 Gewrztraminer
Sudtirol – Kelleri Kaltern
14,5 %
Il tempo gli ha regalato un grande equilibrio nei profumi, intensi ma tutti messi insieme come in un coro ben ordinato.
Delicata la nota dolce, ben percepibili le note vegetali legate al fieno alle erbe aromatiche come erba luisa e salvia. Elegante il sentore di legno di rosa, caramella d’orzo e tabacco dolce.
Attacco morbido, non del tutto secco, poco fresco, leggera nota amaricante nel finale, naturale per questa tipologia, però piacevole, che porta verso le erbe come il rabarbaro.
Antidepressivo perché sa di tanti fiori di campo che ti fanno sentire come una capretta felice al pascolo che si gode la libertà. Vino rilassante ed ottimista.
Recioto di Soave Classico Docg Balestri Valda 2003
Affascinante il bouquet dove spicca un intenso profumo di caramelle d’orzo (che poi si ritrovano in bocca). Intense le note di frutta matura in primis l’albicocca supportate da una nota fresca.
In bocca non è troppo dolce, è complesso e lungo.
Un vino intrigante e di grande personalità. Fantastico antidepressivo perché riporta alla mente le giornate dell’infanzia quando la mamma ci metteva le caramelline d’orzo (“che ti fanno tanto bene”) nelle taschine del grembiulino prima di mandarci a scuola. Vino che ti spiega che le medicine possono essere anche molto buone.
Tokaji Aszù 2008
5 puttonyos – 11/12 vol.
Il profumo è ampio con note di frutta essiccata, miele e l’inconfondibile nota della muffa nobile si confonde con le note di erbe e di smalto.
Al palato ci si aspetterebbe tanta dolcezza invece sorprende con un freschezza quasi acidula.
Vino d’impatto, complesso ed estremo, il leggero grado alcolico permette di assumerne più sorsi in caso di bisogno. La sua opulenza e la sua freschezza lo fa abbinare con dolciumi di carattere robusto, anche al cioccolato che pure lui è un grande antidepressivo. Vino da riservare nelle serate davvero molto tristi, vi è morto il pesciolino rosso, è fuggita la vostra tartaruga, dovete calare di peso e bere meno… e via con tante disgrazie che metterebbero tristezza quindi basta così.
Alla prossima…