Il fascino della moretta
Per la bionda è più scontato, ne sono pieni i film, il fascino della moretta invece è meno cantato, ma più mediterraneo, più naturale, quasi agreste.
Il nome mi fa ricordare la moretta dagli occhi straordinari, Marina Occhiena, che cantava nel complesso Ricchi e Poveri, e le caramelle morette Ambrosoli della mia fanciullezza (ci saranno ancora?).
Ma qui voglio parlare della verza moretta di Veronella, prodotto di nicchia, di cui si è svolta la sesta festa proprio a Veronella, dal 16 al 24 novembre. Ѐ una verza che, quando è matura, presenta un bel colore viola sulla “faccia”, è più piccola delle varietà comuni, 1 kg scarso, più dolce e più gustosa e sapida, costa un po’ di più perché la resa in peso vendibile è assai inferiore, circa la metà.

Ѐ una qualità vecchia, in zona se ne hanno testimonianze già dall’Ottocento, la si vede negli orti di campagna, viene ora prodotta nel comune di Veronella da 5-6 produttori e da qualche agricoltore nei comuni limitrofi, trovarla nei negozi non vi sarà facile. Con lei si preparano i piatti comuni della tradizione contadina veneta: il risotto o i tortelli-ravioli di verza, oppure si mangia stufata o lessa insieme col cotechino con la pearà, tutte cose umili ma fascinose come lei.